lunedì 17 dicembre 2012

Di idioti, conigli e parolacce...

Questo post ha un collegamento ideale con quello precedente che parlava de Il Bibliotecario.
La storia di questo progetto è stata travagliata e lunga, e anche in questa circostanza ero stato coinvolto da Mariachiara Bettazzi. Forte dell'accoglienza molto positiva avuta con la copertina di Oh, boy!, e ricco delle felicitazioni e della dedica affettuosa avuta su una copia del volume stampato da parte dell'autrice stessa, ero ben contento di intraprendere questa nuova avventura.
Ammetto che in questo caso però, oberato da altre mille scadenze, mi ero accontentato di farmi raccontare velocemente il plot, e non lessi il libro che una volta stampato. Le prime prove infatti testimoniano un approccio superficiale, non sapevo neanche quanto fosse importante la presenza di un coniglio... Sarà stato questo a complicare ideazione e progetto? Sarò stato limitato nel percorso dal fatto che non si sapeva esattamente quale sarebbe stato il titolo di questa storia? Sarà forse che non sempre si è in grado di colmare la distanza tra il desiderio di fare la cosa giusta e le aspettative proprie e altrui?

La storia è più o meno questa…
Simple, ha 23 anni anagrafici e soltanto 3 cerebrali. Ha un fratello, Kléber, che vorrebbe difenderlo dal mondo, ma soprattutto dall'istituto a cui era stato destinato dal padre. Quando i due fratelli trovano una sistemazione in un appartamento di giovani universitari, Simple, sempre accompagnato dal suo coniglio di peluche, il Signor Migliotiglio, diventa il catalizzatore di tutti i sentimenti che muovono i suoi coinquilini.

Qui di seguito ci sono quasi tutte le fasi di lavorazione, escluse quelle in cui tra le altre strade mi era stato chiesto di progettare questa copertina col titolo "Parolacce" (!)
La copertina finale venne poi realizzata da Rocío Isabel González.


Le prime proposte con il titolo Idiota!

Altre proposte con i titoli:
Io sono idiota! e Idiota!    

Altre proposte con i titoli:
Io sono idiota! e Idiota! con umanoidi-conigli stilizzati

Le mie proposte col titolo: Mio fratello Simple


La versione realizzata da Rocío Isabel González


martedì 9 ottobre 2012

Ippa parte seconda

Dove eravamo rimasti?
Con Marcella e Biagio ci si vedeva sempre in circostanze straordinarie, e per incontrarci si approfittava di eventi speciali (Natali e capodanni, inaugurazioni di case, mostre d'arte in Italia o all'estero...), o se proprio le nostre vite non ce lo permettevano, aspettavamo il canonico incontro annuale alla Fiera del Libro di Bologna.
L'occasione di fare una cosa insieme nacque alcuni anni fa, quando presentarono in Giunti un progetto editoriale legato a un nuovo personaggio per bambini, un'ippopotamina di nome Lola. E io mi proposi per curarne la parte grafica.
La buona accoglienza del progetto ci fece ben sperare, l'obiettivo era fare di Lola un character di successo, che a partire dai libri si potesse affermare negli ambiti più diversi.
Il primo ostacolo però nacque sul nome. Ora la faccio breve ma l'intervento a gamba tesa del commerciale la (ri) battezzò Ippa (!).
Ippa ha 5 anni, vuole conoscere il mondo intorno a lei e prova mille emozioni per le cose che ascolta e impara per la prima volta. È morbida e tenera e si commuove quando scopre tutto ciò che la circonda. Ama la natura e gli animali, e questi spesso sono amici che appaiono nelle sue storie. Ippa ha una ricca immaginazione, un sacco di energia ed è molto gentile. E quando fa un pasticcio... beh, è solo per via della sua età! Vive con mamma e papà in una piccola casa nel profondo di una zona verde al bordo di una città. Il suo amico speciale è Orecchioni, un elefantino goffo e combina guai. Ma ci sono anche Lelleone e il suo chiosco di pizza e gelati, i fratellini Leo e Ghe, la giraffa, l'orice e il leopardo... e tanti altri amici!!!

Questi sono alcuni dei libri che sono stati pubblicati da Giunti Editore, e un abbozzo di Style Guide per vendere Ippa nei mercati esteri.



Le emozioni di Ippa
Ippa ride; Ippa parla; Ippa piange; Ippa chiede
Giunti Editore

Gli albi operativi di Ippa
Colora le vacanze di Ippa; Colora le avventure di Ippa
Gioca con il mondo di Ippa; Gioca con i vestiti di Ippa
Giunti Editore

Le storie di Ippa
Ippa incanta tutti; Ippa quante bugie; Ippa va tutto storto;
Ippa esploratrice; Ippa ha la febbre; Ippa salva l'uccellino

Giunti Editore

La Style Guide di Ippa

giovedì 16 agosto 2012

Il bibliotecario

Questo è un altro progetto che ho curato per Giunti grazie a Gianluca.
Larry Beinhart è un apprezzato romanziere, saggista e sceneggiatore americano, autore tra l'altro di American Hero (1993), bestseller da cui è stato tratto il film Wag the Dog (Sesso e potere), di Barry Levinson con Dustin Hoffman e Al Pacino. È tra le voci più ascoltate come coscienza critica dell'informazione americana, interessato da sempre a indagare la realtà e la manipolazione dei media e l'influenza che la politica ha sui mezzi di informazione di massa. Scrive per il Los Angeles Times, International Herald Tribune, New York Times, Esquire. Collabora poi con singoli uomini politici in veste di consulente per la comunicazione.

Edizione pubblicata per Giunti Editore

Quando si cominciò a ragionare sul progetto (dopo che mi fu fornita una prima sinossi e le prime pagine tradotte) vi furono molti incontri. Erano necessari, perché bisognava capire quali fossero le aspettative del commerciale e comprendere che, uno dei possibili obiettivi era quello di ambire a un risultato coerente, in vista della collocazione di questo libro in una ipotetica collana, dato che questo volume era una delle prime uscite della costituenda area di narrativa che Gianluca stava edificando. 
La realizzazione della copertina ondeggiò tra varie soluzioni, anche perché in corso d'opera non era ancora certo se si sarebbe letteralmente tradotto il titolo della versione originale, o se si sarebbe deciso per un titolo diverso; Il bibliotecario veniva ritenuto non particolarmente accattivante e come prima opzione alternativa fu battezzato Le 7 maledizioni.



Le prime prove per Le sette maledizioni



Le prime prove per Il Bibliotecario

Ora bisognerebbe aprire un capitolo a parte, chiamato: "come si progetta una copertina a prescindere dal titolo". Io credo che il titolo sia assolutamente imprescindibile, purtroppo capita però di progettare copertine che hanno titoli di lavorazione provvisori. Un titolo è molte cose. È una chiave, un indizio, un mondo suggerito da una frase… non basta a mio avviso lasciarsi ispirare solo dagli altri fattori che contribuiscono a creare lo scenario della copertina. La ciambella a volte riesce ugualmente col buco. Ma un titolo ti mostra dove stiamo per entrare, è la porta d'accesso ed è, per me, essenziale.

Ne riparlerò quando racconterò della mancata riuscita di Simple, la seconda copertina che avrei dovuto (e fortemente voluto) realizzare per Marie-Aude Murail.



Altre edizioni del libro pubblicate nel mondo

mercoledì 8 agosto 2012

Ciao mamma, guarda come mi diverto!

Questo è il primo manuale che ho progettato per Touring Junior, scritto da Mariagrazia Bertarini. Con la quale ho collaborato altre volte sia per Touring che per Giunti Editore.
Le illustrazioni di questo libro sono magnifiche e divertenti, opera di una mia altra cara amica, Lorena Canottiere. Anche con lei, è il caso di dirlo?, altre cose fatte in passato (e spero ancora in futuro).
Per questo volume credo di aver fatto un buon lavoro nel progetto e di aver messo ogni cura della realizzazione finale. Ci tenevo molto, era una delle prime cose pubblicate per il nuovo catalogo ragazzi di Touring, che in quel periodo vedeva la luce.
Purtroppo sin dall'inizio nutrivo dei dubbi sull'accoglienza che il libro avrebbe avuto, anche se ha suscitato buone recensioni e vanta anche un'uscita in allegato a Focus Junior. E il demerito non era dei testi, suggestivi, interessanti e pieni di curiosità e notizie. Ritenevo infatti che in Italia i ragazzi e le ragazze dell'età cui è rivolto il libro, quasi mai viaggino senza genitori o senza il supporto di strutture organizzate di sostegno. Ma lo scopo del volume era invece proprio quello di aiutare con consigli, informazioni e suggerimenti chi era alle prese col primo viaggio in solitaria. Insomma, qualcosa non tornava...

I Graffi

I libri che lasciano il segno... che non è il mio giudizio sulla collana, ma il sottotitolo del logo dei Graffi, come appariva sul piatto di coperta.
Quando Camilla Giunti mi telefonò, per dirmi che avevo vinto la gara lanciata per scegliere la grafica di questa serie di narrativa per ragazzi, ero in Germania.
All'epoca pensavo che le mie speranze di vincere, e di mettere così un altro puntello alle speranze di proseguire la mia collaborazione con Giunti, cosa che mi avrebbe consentito di continuare la mia esperienza anche a distanza, fossero pressoché nulle. Avevo sbirciato la proposta grafica di Rocío ed ero certo che mi avrebbe surclassato. Ho sempre avuto una grande stima per lei e i suoi progetti, e credo che abbia un gusto e un mestiere rari.
Forse quel che mi aiutò in quell'impresa è che, per i due romanzi che dovevano servire da test, io contattai una mia amica illustratrice (Marcella Brancaforte) e le proposi di aiutarmi nella sfida. Se lei avesse fatto delle illustrazioni ad hoc, io le avrei vestite col mio progetto. Piuttosto che cercare immagini randoom su internet o attraverso agenzie.
Alla fine la spuntai io, credo che però si trattò di una vittoria sul filo di lana delle preferenze.
Questi sono alcuni dei volumi pubblicati, pensati per due diverse fasce d'età.
Tra gli illustratori coinvolti mi piace ricordare Roberto Luciani che illustrò, come sempre gli capitava, i testi di sua sorella Domenica. Il suo disegno di copertina per Tommy Squalo secondo me era bellissimo.
Ma di Roberto, per molte e differenti ragioni, proverò a raccontare altro in seguito.

Museo dei Ragazzi di Firenze

Anche questa è un'avventura che ho condiviso con Simone Frasca.
È stato lui in prima persona a coinvolgermi in questa iniziativa, nata a seguito del suo contatto con il Comune di Firenze.
Lui ha ideato una mascotte, partendo dal Giglio, simbolo di Firenze, quello stesso simbolo comunemente chiamato Fiorino. Quello che adorna gli stemmi, i palazzi e le bandiere della città.
Tutto è nato da lì.
Insieme a Simone e Katia Martinez poi abbiamo progettato un Albo Gioco (Baloccafirenze) e proposto una rivisitazione di una collana dedicata ai più piccoli, collana in origine scritta alla metà del '900 dal sindaco di Firenze Piero Bargellini, un pioniere innamorato dei bambini e di Firenze. In ognuno di questi libri si parla di un palazzo, di una chiesa o di un monumento di questa città.
La supervisione delle opere è a cura del Museo dei Ragazzi di Firenze, la nostra valida alleata e partner in questa impresa è stata Valentina Zucchi.
Ne sono stati pubblicati in tutto otto volumi.



martedì 7 agosto 2012

Paolo, Sansai e io...

Questi volumi nella realtà non esistono.
Sono la simulazione di come sarebbero stati se il mio progetto avesse vinto la gara fratricida, che ha visto sfidarsi Paolo Turini, Sansai Zappini e il sottoscritto.
Alla fine il progetto di collana prescelto è stato quello di Sansai, ritenuto a ragione il più accattivante e adeguato per questa nuova collana di classici tascabili per ragazzi.
Non è stata la prima volta che ho partecipato a una tenzone così organizzata.
Mai però mi era capitato di scontrarmi con due amici e colleghi, verso i quali nutro affetto e a volte anche una sana invidia.
L'editor di collana è l'ubiqua Mariachiara Bettazzi.
Che nel 2012 ha vinto un prestigioso riconoscimento, il Premio Andersen, per la collana Extra edita anch'essa per il catalogo Giunti, ritenuta miglior collana di narrativa per ragazzi.


Cioccolata e altre delizie

Questo volume, realizzato per Sloow Food nel 2008, è parte della collana "Per mangiarti meglio", dedicata a lettori curiosi e intraprendenti disposti a farsi coinvolgere in esperimenti, giochi, assaggi... al fine di diventare dei veri degustatori. Avventura da compiere in compagnia di ragazzini in gamba, i protagonisti di ogni libro, fra scoperte, viaggi e mille nuovi sapori.
In questo caso il viaggio è quello di Marta, che in compagnia dello Zio Ugo, indaga e scopre la magia di un mondo tutto di cioccolata. Il volume ha in appendice un manuale del perfetto Cerca Gusti, con giochi, ricette e test.
Il libro ha vinto il primo premio in una apposita categoria dedicata ai libri di cucina per ragazzi e famiglie, nell'edizione 2009 del Gourmand World Cookbook Award.
Anche in questo viaggio ho navigato con Simone Frasca.


La prima edizione del volume, alcune pagine interne
e la scheda di degustazione per superare l'esame da degustatore Doc!


La home page di Sloow Food dedicata alla collana,
con una nuova edizione del volume con la copertina rivisitata.

lunedì 6 agosto 2012

That's all folks!

Inglese in giallo.

 Questo è un progetto di copertina per una collana di gialli in lingua inglese, per migliorare le competenze linguistiche divertendosi... o spaventandosi forse.
Spero non per le mie copertine!
Grazie a Mic per avere pensato a me e a Cinzia per il supporto grafico..





Oh, boy!

A farmi realizzare questa copertina ci ha pensato Mariachiara Bettazzi.
Che meriterà anche lei un post tutto suo, prima o poi... e ciò che racconterò dipenderà da quanto varrà il mio silenzio!
Mi ha fatto leggere il volume appena acquistato dalla Francia e non c'è stata più storia, volevo assolutamente far parte di questa avventura.
E forse il fatto che la copertina originale avesse delle Barbie accatastate qualcosa doveva pur significare.
Questo volume, scritto da Marie-Aude Murail e tradotto in molte parti del mondo, è stato insignito in Francia di numerosi riconoscimenti (Prix Tam Tam, Prix Sésame, Prix Frissons Vercors), è diventato un film per la televisione e ha avuto più di un adattamento teatrale; ma anche in Italia è stato apprezzato e premiato (ha vinto il Premio Paolo Ungari Unicef in occasione del film Festival di Roma e si è classificato secondo al Premio Cento). Da noi è stato portato a teatro in uno spettacolo per ragazzi, che ha la regia di Maurizio Nichetti. Spero di aver contribuito anche io in parte alla diffusione di questo testo e al suo successo.
Di mio poi ne ho regalati almeno cinque o sei, e ogni tanto nelle librerie mi capita di ordinarlo, così che ne abbiano almeno una copia in giacenza...

La copertina realizzata per Giunti Editore

La copertina dell'edizione originale
Il manifesto dell'adattamento teatrale italiano

Una delle altre innumerevoli edizioni

                                         

domenica 5 agosto 2012

Dare i nomi (e i numeri). Ippa... parte 1

Questa storia che racconto ha molti attori, e io avrei molto da dire, ma è soprattutto la storia di Ippa.
E siccome è una storia molto lunga e complicata la spezzo almeno in due parti.
Perché è anche la storia di una grande amicizia, nata molti anni fa aspettando un traghetto a Venezia.
Avevo letto per caso l'annuncio di un micro-corso di illustrazione a Venezia, la docente era Kveta Pacoska, una delle figure più note e apprezzate nell'ambito dell'illustrazione per l'infanzia a livello mondiale.

Kveta Pacovska
Ero partito così, con la cartella dei miei disegni senza sapere bene cosa mi attendesse.
Il posto dove si teneva il seminario era molto bello, e la Pacoska era una donna che emanava una forza e un fascino fuori dal comune. Sembrava Marlene Dietrich pacificata con l'età e totalmente in armonia con sé stessa. E i suoi libri erano coloratissimi e magici.
Non ricordo molto del corso, una allieva tedesca bravissima e simpatica, una italiana stronzissima che, ahimé si è affermata (e di cui non farò il nome), ebbi dei seri dubbi sulla bontà dell'iniziativa, eravamo in troppi e il tempo a disposizione poco. Ma quei giorni servirono a rimettermi in gioco. Ricominciai a disegnare e a progettare storie e libri.
Se devo però pensare al dono più grande di quei giorni, quello è stato certamente Marcella.

Marcella
Su quel molo, mentre aspettavo di imbarcarmi con i miei compagni sconosciuti alla volta dell'isola di San Giorgio, c'era anche lei ad attendere. Ed è stata subito chimica.
Credo di essere stato io ad averle parlato per primo, forse le chiesi delle informazioni, sospettando fosse una degli altri allievi in attesa.
Poi le dissi che non avevo ancora trovato una sistemazione per la notte, e lei mi offrì ospitalità in una casa che aveva avuto in prestito da alcuni amici veneziani.
Naturalmente quando la sera mi presentai alla porta, mi attaccai al citofono, nessuno mi aprì e dovetti d'emergenza trovare un hotel.
Il giorno dopo ci rivedemmo e Marcella cadde dalle nuvole. Il citofono non funzionava, lei era a casa ad aspettarmi. 
La sera stessa, con accordi più chiari, mi trasferii da lei. Ed è stato forse quella sera stessa che conobbi il suo compagno, Biagio, che l'aveva raggiunta da Novara.
Marcella e Biagio. Diventammo amici e complici e il nostro rapporto dura ormai da tantissimo.
Finalmente, pochi anni fa, anche un progetto da fare insieme.
Arriva Ippa.
La strenna di Natale!
IPPA Un regalo di cuore
Giunti Editore

sabato 4 agosto 2012

Un'altra vita

Bologna. Credo di non aver mai azzannato l'esistenza quanto negli anni che ho vissuto in quella città.
Ci ero arrivato per amore... di un poeta. E ne sono poi fuggito per la fine di un altro amore.
Sono stati anni intensi, e pieni. Di ogni sogno e desiderio.
Il dove in cui molto di questo è stato possibile era il Cassero di Porta Saragozza, primo luogo associativo riconosciuto in Italia a un'associazione GLBT da un'amministrazione comunale. Ed era niente di meno che uno dei Casseri cittadini, e in particolare quello da cui da sempre partivano le processioni mariane verso il santuario di San Luca.
Basterebbe questo a far intuire quanto quel bastione fosse destinato ad animare molte vite, e quella della città di riflesso.
Al Cassero ci ho fatto di tutto (ma proprio di tutto). Ho conosciuto amici coi quali sento ancora, dopo tutti questi anni di lontananza, un legame quasi di sangue. E con gli amici ci ho vissuto momenti irripetibili.
Ci ho ballato fino allo sfinimento. Mi sono preso delle sbandate epocali. Mi ci sono perso nei meandri e nei cunicoli a fare cose che qui non posso dire. Ci ho lavorato come barista.
Ho vissuto lì la mia terza fase di attivismo politico. Mi sono innamorato alla follia.
Ma ho anche iniziato a pensare seriamente che fare il grafico poteva essere un reale obiettivo lavorativo. Forse mi sbagliavo?!
Oltre ad occuparmi saltuariamente dei materiali promozionali delle strabilianti rassegne estive curate da Stefano Casagrande, ho fatto pratica con l'Arci Gay (una rivista e poco altro), con il Centro di Documentazione e con la L.I.L.A... insomma quasi tutte le strutture associative interne o collaterali al Cassero.
Il tutto realizzato o in solitaria o con i miei soci dell'epoca, Antonella e Marco, coi quali avevo costituito un'agenzia di comunicazione sociale.
Materiali per promuovere il sesso sicuro; marchio del Cois (Centro Omosessuale per la salute
e la prevenzione; marchio di Gasp (Gay contro l'Aids per la salute e la prevenzione);
tessera associativa Arci Gay; ticket free entry

Flyer promozionale della mostra fotografica di Della Grace; copertine e sguardie della rivista Contatto; flyer di una rassegna al Cassero; materiali promo per un Gay Pride; custodia fustellata e cartoline dell'esposizione La grande Furia, immagini all'attacco contro l'Aids.

Manifesti, folder e cartoline per rassegne estive (S.p.A. ventosa &co; Macinal'art n.1; Che'donne; Eldorado; Condom Club; Brindisi a Tirana).

Manifesto L.I.L.A in occasione del 1°dicembre, giornata mondiale per la lotta contro l'Aids.
Purtroppo la qualità del materiale rende difficile comprendere al meglio ciò che venne realizzato. Ma ciò che per me conta è che questo repertorio testimonia la fortuna di lavorare coniugando il lavoro tout court, e le proprie passioni civili...


Susy Bomb

Non so come si comportino gli altri grafici, magari si accontentano di leggere una sinossi, o si fanno raccontare velocemente la trama dei libri a cui devono cucire addosso una coperta... In fin dei conti quel che resta è il risultato, ognuno faccia un po' come gli pare!
Io, quando mi è possibile, compatibilmente con le scadenze vessatorie imposte dalle redazioni, cerco di leggere tutto il testo. A volte è ancora una bozza che sta passando le forche caudine dell'editing. Mi è anche capitato di leggerlo in lingua (quando il libro è tradotto dall'estero).
Qui racconto due storie. Che poi sono una sola ma che ha due protagonisti...
Sto parlando di Susy Bomb e di Gianluca Formichi.
Dopo molti anni alla redazione ragazzi in Giunti, devo confessare che mi sentivo un po' bloccato in un ruolo di ideatore ed esecutore a esclusivo beneficio di un target specifico.
Non so perché Gianluca pensò a me, so solo che ci univa una frequentazione molto fortuita e una passione comune, quella per Stephen King.
Quando Gianluca si è ammalato gli ho regalato una targa automobilistica del Mayne, ipotizzando fosse quella del furgone che aveva quasi fatto fuori Stephen King. Che poi è risorto più in forma che mai...
Speravo che a Gianluca toccasse la stessa sorte. Era quello che mi auguravo per lui.
Purtroppo le cose sono andate diversamente, ed è come per ogni lutto con cui negli anni mi sono trovato a fare i conti. Resta un buco nel tuo panorama sentimentale, come un'ombra su un muro proiettata non sai da chi, l'amarezza delle occasioni mancate, quel commento che solo quella persona che non c'è più avrebbe potuto fare di fronte a un fatto che si verifica ormai in sua assenza. E ti chiedi che reazione avrebbe avuto di fronte a un evento unico ed eccezionale. Oltre a tutto il resto, all'immenso resto di cui preferisco ora non parlare, perché dovrei raccontare di quel luogo un po' più vuoto e insicuro in cui noi superstiti rimaniamo.
Comunque Gianluca pensò a me, mi fece leggere in anteprima la bozza del volume, e mi mise in contatto con l'autrice, Simonetta Tassinari.
Sarebbe bastato leggere l'incipit del romanzo per innamorarsene... e mi sono goduto questa occasione in ogni istante, non so se ho reso giustizia a Susanna Manara (la Susy del libro), di certo è stata una delle situazioni lavorative in cui ho potuto coniugare le mie passioni e quelle dell'eroina del romanzo (e dell'autrice, spero).
Queste sono alcune delle strade del progetto. Si parte con Almodovar passando per i grafismi anni '70 (mea culpa!), transitando per i territori di una blackexploitation rivisitata fino alla promessa di un incontro con Jane Fonda...
Alla fine venne scelta la soluzione dei grandi stivali bianchi, il fantasma glorioso di un'esistenza in prima linea.
Susy Bomb farà ancora girare la testa a mezza città?

Alcune delle suggestioni che avevo in mente, quando ho cominciato a progettare il libro

I progetti di copertina

venerdì 3 agosto 2012

Il mio amico Simone

Questa collana è stata una delle mie tante esperienze di lavoro con Simone Frasca. 
È stata una collana di divulgazione destinata ai più piccoli, a partire dai 5 anni.
Questi presentati sono all'incirca la metà dei volumi prodotti, ne furono fatti 12 o 13, tutti illustrati da Silvia Raga (per le grandi illustrazioni interne e per le copertine) e da Simone Frasca (per il piccolo baco Gigi, testimonial e voce narrante della collana).
Senza dimenticare l'apporto di Elisa Prati, curatrice di collana e grande amica anche lei...

                    

Quella con Simone però è una storia lunga, che merita di essere almeno in parte raccontata.
Ci siamo visti per la prima volta in Giunti verso la fine degli anni '90... ma è stato un primo incontro solo "di persona"... In realtà ci conoscevamo già. Io ero un suo fan e gli avevo scritto anni addietro una lettera di complimenti per Bruno lo zozzo, chiedendogli dei consigli per la mia carriera di illustratore alle prime armi. Lui fu molto disponibile, mi rispose con grande cortesia e io conservo ancora la sua lettera.
Poi, come capita a chi vive vite frenetiche e sull'orlo del burrone, il contatto si perse, salvo poi intrecciare nuovamente i nostri percorsi a Firenze.
Da allora ci è capitato tante volte di lavorare insieme, come anche di condividere lo spazio di Lasca18, lo studio quasi-associato zona Cure.
Sono un assiduo e vorace lettore della sua pagina facebook, fateci un salto, è sempre in grado di postare immagini inusuali e affascinanti, frutto della sua grande curiosità e competenza nel campo del "pop"...
Che dire, spero di continuare, anche oltralpe, questa lunga storia di collaborazione e di amicizia e ne approfitto per un abbraccio a distanza. Ciao Simone!


giovedì 2 agosto 2012

I can, beh?


















È stata mia fedele e ostinata compagna di viaggio in questi ultimi anni. 
Sempre muta ma inesorabile. Bionda ovunque, nel crine e nell'animo.
Ha sempre saputo farmi capire se e dove sbagliavo.
Una vera fissazione con le nuances di rosa (che siano rigorosamente pantone 217c o 219c, mi raccomando !!!).


Ma ce la siamo anche spassata a volte.
E tra Ken e Ryan siamo d'accordo! Nessun dubbio su ci accompagna a farci un giro!




P.s. naturalmente tutte le immagini sono © 2012 Mattel, Inc. All Rights Reserved 

Cina, Inghilterra e Marocco

Questo progetto è stato uno dei tanti che ho realizzato per conto di Touring Junior.
Ho cominciato a occuparmi del catalogo ragazzi nel 2008 e ho proseguito fino all'autunno dello scorso anno.


Oltre ad aver progettato questa collana e impaginato i volumi, ho coordinato il lavoro degli illustratori. Per i primi due volumi (Cina e Marocco) ho lavorato con una illustratrice francese molto creativa e raffinata, Amandine Piu. Nel caso di "Io sono Jack e vivo in Inghilterra" Amandine non era disponibile e io ho chiesto al mio amico Alberto Stefani, di venirmi in soccorso. Con Alberto abbiamo lavorato varie volte in passato, sempre con reciproca soddisfazione. Per questo volume ho fatto anche un po' di editing al testo dell'autrice.

Questo è quanto... è un vero peccato che la collana sia stata interrotta dopo solo tre uscite, credo che i costi di produzione fossero troppo alti, ne ne dispiaccio perché era un buon prodotto in cui si mischiavano con leggerezza una parte divulgativa molto divertente e accurata e dei racconti tenerissimi sulle vite di bambini nelle loro terre sparse per il mondo.

lunedì 30 luglio 2012

... agosto 2012

Questo blog è un primo passo. Ma non per questo sono meno soddisfatto...
La foto lo dimostra. E per questo piccolo passo ringrazio Paolo e la sua disponibilità.
Sono appena ritornato in Germania e continua la mia impresa titanica, recuperare memorie, da archivi sparsi in ogni dove e malamente masterizzati su supporti deperibili!
Putroppo niente dura più a lungo come un tempo... e questo è il passatista che vive in me che parla.
Dovrò anche riscansionare cose che non hanno lasciato memoria di sé e che si sono per l'appunto perse tra dvd smagnetizzati e i miei mille traslochi.
Conto a breve di cominciare a postare significativi (!) esempi delle mie produzioni, realizzate nel corso degli ultimi vent'anni.
E anche qualche altro imprevisto...
Bleiben Sie ruhig und warten auf Neuigkeiten!
Lele